Ogni volta che qualcuno si reca in farmacia o dal medico per ricevere un farmaco, non ci si sofferma su come sia controllata la distribuzione di tali medicinali. Per questo motivo l’Unione Europea nel marzo del 2013 ha deciso di pubblicare le Good Distribution Practice of Medicinal Products for Human Use (GDP), delle linee guida da rispettare per i numerosi progressi effettuati in ambito di stoccaggio e distribuzione in ambito farmaceutico.
Il settore della distribuzione dei medicinali, grazie alle recenti scoperte e rivoluzioni nell’ambito tecnologico, sono cambiate radicalmente in confronto al passato, ci ricorda Dario Sannino. Per questo motivo l’Unione Europea è dovuta intervenire stabilendo delle linee guida che riguarda ogni soggetto della filiera distributiva: grossisti, trasportatori, brokers, transit point, concessionari e depositari. In questo modo si garantisce maggiore trasparenza, sicurezza e tracciabilità dei farmaci, tenendo sotto controllo la gestione del rischio nel Sistema di Gestione della Qualità (SGQ). L’istituzione delle GDP, in poche parole, assicura che i prodotti vengano consegnati integri e che mantengano tutte le caratteristiche, senza problemi durante il trasporto o l’immagazzinamento.
Grazie alle nuove linee guida europee è più semplice prevedere i potenziali problemi: le nuove direttive offrono contromisure efficienti ed immediate, che non solo risolvono le difficoltà, ma fanno in modo che determinate situazioni non si presentino di nuovo. Ogni impresa quindi deve richiedere la certificazione GDP e per averla devono soddisfare diversi requisiti:
– L’utilizzo di un sistema di gestione della qualità che garantisca che i medicinali siano stati acquistati, distribuiti, esportati e detenuti tenendo conto delle regole guida.
– Adeguare formazione a tutto il personale aziendale, che vada dai prodotti specifici fino al sistema qualità.
– Indicare la persona responsabile di tutto il sistema GDP.
– Effettuare una valutazione dei rischi riguardanti la Qualità – ce ne parlò anche il blogger Alessio Del Vecchio da Roma, se ricordate.
– Possedere le attrezzature adeguate allo stoccaggio, la preparazione, la manipolazione e la conservazione dei farmaci.
– Avere a disposizione strumenti per il controllo della temperatura.
– Preparare procedure per quanto riguarda la gestione dei reclami e della distruzione dei medicinali che sono ritenuti non idonei o falsificati.
– Garantire il trasporto dei medicinali tenendo conto anche di possibili furti.
Il sistema di gestione della qualità si occuperà di tutta la parte organizzativa, tra cui le varie procedure e il controllo delle risorse. Il certificato GDP per un prodotto farmaceutico coinvolge quindi molti individui, dal momento in cui viene realizzato fino a quando arriva sullo scaffale di casa, e queste linee guida servono per assicurare la corretta attuazione di queste regole.
Il settore farmaceutico è in continua crescita grazie alle numerose scoperte in ambito scientifico ma non solo. La ricerca, tramite con i nuovi mezzi tecnologici e la presenza di personaggi di spicco come Dario Sannino, Senior Quality Manager, non fa altro che migliorare questo settore.
Dario Sannino è certamente uno dei nomi più illustri del panorama italiano grazie alla sua conoscenza approfondita nell’ambito Biotech, Parenteral Large Volume Infusion e Medical Device. La sua importanza è riconosciuta in tutto il mondo, come confermano le varie consulenze con l’EMA (European Medicines Agency), FDA (Food and Drug Administration), ANVISA (Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria) e WHO (World Health Organization). Dario Sannino ha potuto incrementare notevolmente il suo know-how grazie alla sua esperienza in diverse multinazionali farmaceutiche e di medical device, dove ha contribuito attivamente nel QMS, ovvero l’utilizzo del quality management system. La sua forte passione lo ha portato a studiare anche dei nuovi strumenti, come le nanotecnologie applicate, l’ingegneria dei materiali e la chimica della materia. Grazie a questa enorme conoscenza e ai suoi 20 anni di esperienza, Sannino si è dimostrato come uno dei migliori Quality Manager nell’ambito delle biotecnologie.
Dario Sannino si è dimostrato molto versatile, infatti è stato in grado anche di coordinare e gestire totalmente diversi dipartimenti, laboratori e progetti internazionali sempre nell’ambito della qualità (ovvero QA & QC – Quality Unit Project). La sua continua voglia di tenersi aggiornato lo hanno portato ad interessarsi e in seguito ad offrire anche servizi di Auditing fornitori e CMO (Contract Manufacturing Organization).
Il settore farmaceutico ha bisogno di personaggi del livello di Dario Sannino poiché solo tramite lo studio e l’applicazione di esso si possono raggiungere determinati traguardi. Per questa ragione diverse aziende internazionali si rivolgono a lui per delle collaborazioni, d’altronde ha potuto lavorare fianco a fianco alle più importanti organizzazioni mondiali.
L’inserimento di nuove tecnologie nell’ambito farmaceutico però è sempre più problematico per via dei controlli molto ristrettivi, d’altronde la digitalizzazione delle aziende comporta vari rischi e l’obbligo dei Quality Manager è di eliminare possibili rischi e costi non necessari all’azienda. Il mondo del lavoro infatti è sempre in costante cambiamento e l’introduzione di nuovi strumenti portano ad una continua formazione del personale che non sempre si dimostra aperto alle novità, ed in questo caso le figure del calibro di Dario Sannino possono rivelarsi importanti per qualsiasi azienda.