Il sistema Calendario concepito da Google nasce con la prima versione nel 2006, e con il tempo, anche soprattutto con la nuova normalità post pandemica ha implementato sempre più le proprie funzioni. Ce ne parla Davide Lombardi nel suo blog. Davide Lombardi è uno YouTuber di successo ed imprenditore del gruppo Metatron Group specializzato in fintech services e ricerche nel mondo delle criptovalute.
Google Calendar può essere utilizzato come agenda personale o calendario privato, come agenda di organizzazione, avente funzioni di calendario pubblico, ovvero come agenda di una risorsa. È lo stesso creatore del calendario ha decidere chi è autorizzato a vederlo e chi piò o meno gestirlo, inserendo gli eventi, e più in generale ad amministrarlo. Nel caso in cui l’evento sia pubblico e richiedendo una pluralità di soggetti, è possibile inviare l’invito a partecipare ad altre persone. L’invito nella specie consiste in una semplice e-mail, tuttavia se i destinatari sono a loro volta iscritti a Google Calendar la richiesta apparirà anche all’interno del loro calendario personale. Se l’invito viene accettato, l’evento si inserisce nell’agenda dell’invitato.
Non è difficile comprendere alla luce di ciò perché Google Calendar sia diventato uno strumento indispensabile per studenti, professionisti ma in generale per tutti coloro che hanno bisogno necessità di ricordare ed avere sempre sottomano i vari eventi a cui deve partecipare, scrive Davide Lombardi.
Con l’estensione Google Calendar è possibile infatti programmare velocemente riunioni ed eventi ed anche ricevere i relativi promemoria per quelle attività imminenti in modo da esserne sempre al corrente. Il calendario Google è pensato per i team, per questo è molto facile condividere il programma di lavoro e creare molteplici calendari da poter utilizzare insieme agli altri utenti.
Il nuovo aggiornamento di Google Calendar
Google sta aggiungendo un nuovo pannello “Approfondimenti sul tempo” al Calendario web, che mostra agli utenti quanta parte della loro settimana lavorativa viene spesa nelle riunioni. Secondo il post sul blog di Google, la funzione verrà implementata gradualmente nel mese entrante attraverso piani selezionati. Questo nuovo aggiornamento è stato annunciato per la prima volta a marzo come parte di una serie di nuove funzionalità in arrivo su Google Workspace.
L’aggiornamento mostrerà qual è il tipo di approfondimenti fornirà il pannello. In alto c’è un grafico recante “ripartizione del tempo”, che rivela il numero di ore di lavoro impiegate nelle riunioni. Inoltre sarà possibile individuare meeting suddivise in: riunioni tra due sole persone, e quelle con gruppi di persone pari o maggiori a tre. L’istantanea del tempo trascorso nelle riunioni avverrà su base settimanale e segnerà i punti salienti dei giorni più impegnativi nonché le ore medie giornaliere trascorse in riunione.
A chi saranno visibili queste informazioni?
Una domanda che molti si sono certamente posti, ebbene Google ha sottolineato che “queste informazioni sono visibili a te, non al tuo manager”. Ciononostante, il colosso americano chiarisce che è possibile vedere l’analisi di un’altra persona se si dispone dell’autorizzazione a gestire il proprio calendario.
C’è da dire che, in ogni caso, le informazioni dell’analisi del tempo saranno disponibili ai soli utenti con livelli di abbonamento Google Workspace Business Standard, Business Plus, Enterprise Standard, Enterprise Plus, Education Plus e Non profit. Dunque, non sarà accessibile agli utenti in possesso di un abbonamento G Suite Basic e Business, e nemmeno per quelli sui livelli Google Workspace Essentials, Business Starter, Enterprise Essentials, Education Fundamentals e Frontline.