In fondo, un po’ tutti noi vogliono un pizzico di Privacy speciale nella propria vita, a volte falsificando la regione dal quale ci connettiamo. Questo magari per diversi motivi, fra le quali anche visitare qualche sito che non è disponibile in Italia (o l’Europa in generale) così come anche evitare diverse pubblicità o semplicemente essere rintracciati per qualcosa che in fondo può anche essere un innocente curiosità. Una singola soluzione per ottenere tutto questo è usando un VPN, una connessione che può farci comparire come magari connessi dalla Germania o l’America.
Fatto sta però, queste connessioni sono completamente affidabili? Può il nostro provider di linea fissa (conosciuto anche come ISP) comprendere se stiamo facendo uso d’un VPN.
Che conseguenze possono accadere da un uso sostenuto di questo servizio?
Cominciamo col togliere i primi essenziali dubbi. Quando ci connettiamo ad un VPN, il punto d’inizio è sempre il nostro provider. Nulla può cambiare tutto ciò: a meno che non viviamo in una situazione molto specifica, è impossibile fare affidamento ad una connessione che dalla partenza è falsificata. Anche se programmiamo il nostro Router per connettersi ad un VPN direttamente, la fonte è sempre quella del nostro Provider.
In che modo può il provider comprendere se siamo connessi ad un VPN?
Per via della criptazione della nostra connessione. Sia ben detto che un provider non può in ogni momento controllare ciò che stiamo facendo, ma può definitivamente dare un’occhiata se necessario, manualmente. Se nella connessione comparirà giustamente un risultato indecifrabile (anche da una normale osservazione dei protocolli HTTPS) è chiaro che alla fin dei conti vi è un sospetto che stiate utilizzando una connessione VPN. Con la giusta pazienza e con le giuste indagini, è possibile risalire alla nostra connessione principale.
Ora, ha il nostro provider qualche interesse nel fare tutto ciò?
Obiettivamente, no. In Italia è consentito l’uso d’un VPN, non viviamo in regioni come la Cina o l’Iran. Il discorso diventa importante solo se abbiamo intenzione di fare qualcosa d’illegale attraverso questa connessione VPN: questo non include naturalmente l’evitare blocchi di altri siti o scaricare software esclusivo che magari è gratuito solo per gli americani. Si parla di crimini come Stalking, l’hacking, tutto quello che può giustamente rientrare in problematiche più pesanti al livello della legge. Generalmente perciò, l’interesse che può avere un provider verso l’uso d’un nostro VPN è inesistente. Questo perché abbiamo tutto il diritto di usare una connessione protetta, anche quando questa ci fa comparire dall’altra parte del mondo. E’ vero che gira voce che i provider, o gli ISP, sono abituati a vendere i nostri dati personali. E’ vero però che possiamo anche proteggerci usando una connessione di questo genere, qualcosa al quale non possono assolutamente obiettare.