Come inquadrare un procacciatore d’affari

Il settore immobiliare è in rapida crescita, tanto che molti professionisti del settore hanno cominciato a lavorare come procacciatori d’affari indipendenti. Sebbene questa professione sia ancora relativamente nuova e non sia regolamentata, il procacciatore d’affari svolge un ruolo cruciale di intermediazione. Libero di definire i contorni della sua attività e il regime fiscale che più gli si addice, il procacciatore d’affari, d’altra parte, dev’essere consapevole della posta in gioco e di come tutelarsi dai rischi e da eventuali controversie. Ne abbiamo parlato con Davide Rombolotti, blogger di Milano (“Davide Rombolotti Milano Blog”) appassionato di affari e finanza.

Che cos’è un procacciatore d’affari?

Come suggerisce il suo nome, la funzione principale del procacciatore d’affari è quello di agire come venditore e collaboratore commerciale per conto del suo cliente. Il ruolo del procacciatore di affari è quello di mettere in contatto un potenziale cliente con un venditore o un’agenzia immobiliare.

Agisce come intermediario commerciale e legale conducendo trattative, redigendo contratti e così via. Non appena le due parti entrano in contatto, la sua missione termina e non è più responsabile del seguito del contratto.

Non è subordinato a nessuna delle due parti, né tantomeno è un dipendente di una delle due parti. Si differenzia inoltre dagli altri professionisti per la sua indipendenza e la sua remunerazione. Ciascun contatto gli viene remunerato, di solito sotto forma di commissione o di percentuale sul fatturato.

Qualifiche richieste per diventare un procacciatore d’affari

Questa attività non è regolamentata, quindi non richiede alcun diploma o esperienza professionale.

Tuttavia la maggior parte dei procacciatori d’affari ha un titolo di studio in campo immobiliare o una comprovata esperienza in agenzie immobiliari o in un altro settore di questa attività.

Il procacciatore d’affari non ha uno status in quanto tale, ma è comunque soggetto al Registro di Commercio e alle norme applicabili ai commercianti.

In questo modo, ha la possibilità di scegliere lo status giuridico più adatto all’esercizio della sua professione.

Come inquadrare un procacciatore d’affari

Se hai un’azienda e vuoi lavorare con un procacciatore d’affari, come prima cosa è importante definire con lui l’ambito della sua missione.

Questa missione dev’essere poi inquadrata in un contratto di collaborazione con la tua ditta, che dovrà essere firmato da entrambe le parti.

Il contratto commerciale deve menzionare l’identità delle parti, lo scopo del contratto, l’ambito di intervento del procacciatore d’affari, gli obblighi del procacciatore d’affari, il tipo di clienti da ricercare, la durata del contratto, la retribuzione del procacciatore d’affari e così via.

Per assicurarti gli interessi del procacciatore di affari, a titolo preventivo, ti consigliamo di inserire delle clausole specifiche, come la clausola d’esclusività e la clausola di non concorrenza.